Facebook e lo sfogo del concorrente. Concorrenza sleale denigratoria
Facebook e lo sfogo del concorrente. Concorrenza sleale denigratoria. Sfogarsi contro un concorrente su facebook può costituire concorrenza sleale denigratoria. Ai sensi dell’art. 2598, n. 2, c.c. costituisce: concorrenza sleale denigratoria o denigrazione commerciale la diffusione di notizie e apprezzamenti sui prodotti e sull’attività di un concorrente, capaci di...
Utilizzo di un prestanome per fare concorrenza sleale.
Utilizzo di un prestanome per fare concorrenza sleale. L'utilizzo di un prestanome non è di ostacolo per accertare atti di concorrenza sleale o la violazione del divieto di concorrenza. L'amministratore (e socio) di una società in nome collettivo non può senza il consenso degli altri soci: esercitare per...
Divieto di concorrenza del socio di una società di persone e risarcimento del danno.
Divieto di concorrenza del socio di una società di persone e risarcimento del danno. L’accertamento di concreti fatti materiali di: concorrenza sleale o violazione del divieto di concorrenza del socio di una società di persone ex art. 2301 c.c. comporta una presunzione di colpa ai sensi dell’art. 2600 c.c. Quindi...
Risarcimento danni per violazione del divieto di concorrenza del socio.
Risarcimento danni per violazione del divieto di concorrenza del socio. In materia di concorrenza sleale trova applicazione il principio generale sul risarcimento danni da fatto illecito stabilito dall'art. 2043 c.c. Tale principio si applica anche all’ipotesi di violazione dello specifico divieto di concorrenza previsto dall’art. 2301...
Causa petendi e concorrenza sleale. Le singole ipotesi.
Causa petendi e concorrenza sleale. Le singole ipotesi Nella concorrenza sleale ogni ipotesi prevista dall'art. 2598 c.c. individua una autonoma causa petendi che è fondata su accertamenti di fatto specifici e distinti. Per esempio l’ipotesi prevista dall’art. 2598 n.3 c.c. che consiste nell’avvalersi direttamente o indirettamente di...
Concorrenza illecita del dipendente e risarcimento dei danni morali.
Concorrenza illecita del dipendente e risarcimento dei danni morali. Nel caso di concorrenza illecita del dipendente si può ottenere il risarcimento dei danni anche morali. Anche nei confronti della persona giuridica ed in genere dell’ente collettivo è configurabile la risarcibilità del danno non patrimoniale (cioè il danno...
Le intese restrittive della concorrenza.
Le intese restrittive della concorrenza. Quando le imprese, anziché competere fra loro, si accordano al fine di coordinare i propri comportamenti sul mercato, violano la normativa sulla concorrenza. La cooperazione fra imprese può avere per oggetto o per effetto di impedire, restringere o falsare in maniera significativa...
Transazione e concorrenza sleale.
Transazione e concorrenza sleale. La Corte di Cassazione ha stabilito un principio inedito in materia di concorrenza sleale. L’ipotesi prospettata è quella della ricorrenza di un illecito concorrenziale tra imprenditori posto in essere valendosi delle informazioni segrete fornite da un lavoratore, prima dipendente dell’uno e poi dell’altro. L’imprenditore...
Informazione commerciale e concorrenza sleale.
Informazione commerciale e concorrenza sleale. La Cassazione si è pronunciata di recente su un caso molto frequente nella pratica. In particolare, ha sostenuto che l’apporto di conoscenze, c.d. “know how” aziendale: assicurato al nuovo datore di lavoro da un dipendente precedentemente occupato presso l’impresa concorrente, non può comportare...
Trasmissione di informazioni aziendali e concorrenza sleale.
Concorrenza sleale attraverso la trasmissione di un complesso di informazioni aziendali. Quando si verifica una ipotesi di concorrenza sleale se un ex dipendente trasmette informazioni aziendali al suo nuovo datore di lavoro? Ebbene non sempre e soprattutto dipende dalla quantità e dal tipo di informazioni trasmesse....