Denigrazione dell’attività altrui. La concorrenza sleale denigratoria.
Denigrazione dell’attività altrui. Quando si verifica? Otto esempi di concorrenza sleale denigratoria.
Affinchè sussista l’illecito di concorrenza sleale per denigrazione dell’attività altrui non è necessario che le notizie e gli apprezzamenti diffusi tra il pubblico riguardino specificamente i prodotti dell’impresa concorrente.
Infatti le notizie e gli apprezzamenti denigrativi possono anche avere ad oggetto:
- circostanze ed opinioni inerenti più in generale all’attività dell’impresa concorrente,
- alla sua organizzazione,
- al modo di agire dell’imprenditore nell’ambito professionale, con esclusione della sua sfera personale e privata
la cui conoscenza da parte dei terzi risulti idonea a ripercuotersi negativamente sulla considerazione di cui l’impresa gode presso i consumatori.
Esempi tipici sono di notizie ed apprezzamenti negativi che devono essere diffusi a più persone sono:
- non paga i dipendenti o i fornitori,
- non è affidabile,
- ha problemi economici,
- è in difficoltà finanziarie,
- sta per chiudere l’attività,
- è stato condannato penalmente,
- non è organizzato,
- i prodotti non sono autentici o non hanno le certificazioni.
(Cassazione civile, sezione 1, sentenza n. 18691 del 22-09-2015, Presidente Rordorf Renato).
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